Dal 1 al 3 maggio 2014 la sede storica delle poste di Reggio Emilia è stata occupata. Per tre giorni lo spazio è stato restituito alla collettività per aprire un cantiere “della città che vogliamo” con incontri, dibattiti, concerti, spettacoli teatrali, mostre fotografiche e laboratori per bambini, vissuto da centinaia di persone.
Nelle giornate dell’occupazione abbiamo visto l’enorme potenzialità che un luogo come questo potrebbe avere per la comunità; come luogo di cooperazione sociale e produzione culturale, un laboratorio politico dove discutere come progettare e costruire la città. Invece l’edificio, in origine del demanio, ha subito un processo di privatizzazione e sarà trasformato in un centro commerciale.
In questi tre giorni, insieme a tante e tanti, abbiamo trasformato lo spazio secondo i nostri bisogni e sogni collettivi – abitando un luogo abbandonato dal pubblico, accapparato dal privato – costruendo per un attimo il comune.
Oggi lasciamo l’ex-poste, ma come sempre è solo un nuovo inizio per continuare a costruire la città che vogliamo.
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