Due giornate di arte, diritti e dignità! 4-5 settembre 2015 a Reggio Emilia
Un evento in contrasto e in alternativa alla mostra “DO U C ME?” promossa da SNATT Logistica dal 4 al 6 settembre allo Spazio Gerra.
Un iniziativa per svelare il vero volto della SNATT, ricordando i suoi appalti con cooperative che costringono i lavoratori alla massima flessibilità con un salario anche inferiore a 4 €/ora, senza tutele per malattia, infortunio e maternità, problematizzando il neo mecenatismo e l’utilizzo strumentale dell’arte e della cultura per fare marketing.
Un opportunità per analizzare le contradizioni del mondo delle cooperative, in modo particolare nella logistica, diventate simbolo di un sistema di produzione di beni e servizi fondato sulla negazione dei diritti, ma anche un occasione per immaginare nuove forme di sindacalismo e sperimentare forme artistiche dal basso, praticando insieme il diritto alla città.
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Programma
Venerdì 4 settembre
Ore 20.30 presso Ghirba – Via Roma 76, Reggio Emilia
DO U REMEMBER ME?
Incontro e dibattito con:
Kaur Goghi Sukawinder – ex lavoratrice della GFE
Amabile Carretti e Carla Ruffini – Laboratorio No Expo
Silvio Rosati – ADL Cobas Emilia Romagna
Che cosa ci racconta la vertenza Snatt-Gfe delle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, in modo particolare nelle cooperative della logistica? Quali dinamiche di frantumazione del lavoro e di sottrazione di diritti sono alla base delle cooperative spurie, create ad arte per aggirare le tutele conquistate dal movimento dei lavoratori? Quale immagine del nostro territorio e quale idea di governance ci consegnano questi fenomeni in forte espansione? Quali nuove forme di sindacalismo per invertire la tendenza e recuperare reddito, diritti e dignità?
Sabato 5 settembre
Dalle 10.00 nel sottopassaggio della Stazione ferroviaria, Reggio Emilia
GRAFFITI JAM
Una giornata di graffiti e street art per riappropriarci della città e per recuperare la possibilità di immaginarla e trasformarla insieme
Live performance di “4 Mura” ,“Sezione H”, “Lady Pink”, “Samo is not dead” e “Kahiro & Grabe”
Ore 18.00 presso Ghirba – Via Roma 76, Reggio Emilia
CAPITAL WAS HERE!
Incontro e dibattito con:
Urban Code – Collettivo di writers, Venezia
Serena Tusini – Cobas Scuola, Massa
Quali sono i meccanismi con cui l’arte e la cultura vengono sussunte per creare brand e per fare marketing, consegnando il graffiti e la street art al mercato? Come possiamo creare alternative per recuperare la potenzialità di emancipazione e trasformazione del writing?
In che modo vengono utilizzate forme di sponsorizzazione per introdurre interessi privati all’interno della scuola pubblica? Quale alleanze possiamo costruire tra studenti, insegnanti e genitori per contrastare l’aziendalizzazione della scuola?
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Comunicato
A Reggio Emilia (in realtà in un territorio molto più vasto chiamato mondo) si è consumata una storica rimozione che pesa sulle coscienze di tutte e tutti coloro che hanno a cuore i diritti e la dignità delle persone. Il tempo presente restituisce talvolta possibilità che il tempo passato aveva negato e sottrae all’oblio episodi troppo importanti per non meritare di essere restituiti alla memoria collettiva.
Nel nostro caso l’occasione è offerta dalla mostra “DO U C ME?” che si terrà dal 4 al 6 settembre 2015 presso lo Spazio Gerra di Reggio Emilia, dedicata a un progetto di street art e promossa dalla ditta Snatt in collaborazione con gli istituti scolastici delle province di Mantova, Parma, Modena e Reggio Emilia.
Snatt, importante azienda specializzata nel settore della logistica per l’abbigliamento, ha dato vita a Snattlab, “un laboratorio di discussione, di confronto, di ricerca e di sviluppo di tutto ciò che può essere realizzabile ed utile per l’azienda e le persone, la qualità del tempo e della vita di ciascuno” e, attraverso il progetto “I vestiti di Kronos”, invita gli studenti a riflettere sulla dimensione ‘tempo’ guardando all’evoluzione dell’abbigliamento e dei canoni estetici nel corso della storia dell’uomo.
Ma Snatt è anche legata a una vicenda che qualche anno fa (2010-2011) ha scosso il microcosmo reggiano, portando alla luce una realtà che mai avremmo voluto vedere nella terra d’origine della cooperazione e del mutualismo solidale. All’azienda appaltatrice Snatt si legano i drammatici destini della Gfe (Gruppo Facchini Emiliano), cooperativa costretta a chiudere i propri battenti per aver osato togliere la maschera al volto arcigno dello sfruttamento ‘legalizzato’ del lavoro.
La Gfe, a un prezzo disumano per centinaia di lavoratrici e lavoratori in gran parte immigrati (lunghi mesi di lotte, il presidio invernale davanti alla sede della Snatt, lo sciopero della fame e della sete, l’occupazione e il presidio dentro e fuori la sede della Provincia), è diventata simbolo di un sistema di produzione di beni e servizi fondato sulla negazione dei diritti: condizioni di lavoro che offendono la dignità umana, salari sempre più bassi, un’organizzazione del lavoro che crea e distrugge all’occorrenza cooperative fasulle in cui i soci lavoratori non solo non sono tali, ma vengono spesso usati per avallare logiche di dumping salariale e sociale.
Nell’evento “DO U REMEMBER ME?, accanto all’immagine scelta da Snatt per rappresentare il progetto “I vestiti di Kronos”, un rassicurante ‘Padre Tempo’ dalla lunga barba bianca e con la clessidra in mano, noi proponiamo un’altra figura della mitologia greca, quella di Kronos, Titano divoratore dei suoi stessi figli, che ci appare più aderente allo spirito delle storia che vogliamo rappresentare. E all’attitudine alla rimozione e al consumo culturale veloce del neo mecenatismo al servizio del business, immemore di diritti e dignità, opponiamo il recupero di una memoria duratura e riflessiva sugli eventi che cambiano il volto del mondo.