Grazie a tutte e tutti per aver costruito insieme due giornate speciali il 4 e il 5 settembre. La Snatt Logistica ha cancellato il suo evento allo Spazio Gerra per le forte contraddizioni emerse grazie alla nostra iniziativa!
Di seguito il comunicato del Laboratorio No Expo – per la città che vogliamo:
L’evento inaugurale della mostra “Do u c me. I vestiti di Kronos”, promossa da SNATT Logistica in collaborazione con gli istituti scolastici di alcune province tra cui quella di Reggio Emilia e sponsorizzata dalle istituzioni locali, che avrebbe dovuto aver luogo venerdì 4 settembre allo Spazio Gerra, è stato annullato, secondo quanto riferito dagli organizzatori, a causa della concomitante iniziativa promossa dal Laboratorio NoExpo dal titolo “Do u remember me?”. Come è potuto accadere tutto ciò?
L’iniziativa “Do u remember me?” si propone di aprire un confronto aperto e una riflessione critica e allo stesso tempo costruttiva sul progetto sviluppato da SNATT per promuovere l’immagine dell’azienda attraverso le forme artistiche del graffiti e per portare all’interno del mondo scolastico stimoli culturali e pratiche artistiche legate all’ evoluzione dell’abbigliamento e dei canoni estetici nel corso della storia dell’uomo.
L’invito da parte del Laboratorio allo staff dell’azienda e a insegnanti e studenti coinvolti nel progetto a sviluppare una lettura critica e non riduttiva del ruolo di mecenate svolto da un’azienda che, mentre promuove se stessa come soggetto sensibile ai temi educativi e culturali, nega diritti e dignità ai lavoratori assunti nelle molte aziende cooperative appaltatrici funzionali al sistema produttivo d’impresa e di fatto alle sue dirette ‘dipendenze’, è stato evidentemente vissuto come una minaccia al proprio ‘buon nome’ e alla propria credibilità.
Il tentativo di separare nettamente la propria condotta sul piano aziendale e produttivo (trattamento salariale, condizioni di lavoro, diritti sindacali) e l’impegno culturale (peraltro strettamente intrecciato e funzionale al business aziendale) non è accettabile, soprattutto se perpetrato in ambito educativo e culturale, e il nostro obiettivo è quello di far emergere queste contraddizioni proponendo una lettura integrata laddove si propone un pensiero dissociato e deresponsabilizzante.
La cancellazione dell’evento di venerdì non può cancellare la memoria della vicenda Snatt-Gfe, che ha rappresentato un ferita non rimarginabile per tutta la comunità locale e ha ancora pesanti strascichi che coinvolgono molti lavoratori, in gran parte migranti indiani, privati dagli esiti di quella drammatica vertenza dei loro diritti elementari.
Il Laboratorio No Expo è fermamente intenzionato a dare continuità a ciò che è avvenuto nelle due giornate di venerdì 4 e sabato 5 settembre, ovvero momenti di incontro e riflessione negli spazi della città ancora aperti al confronto delle idee, tra studenti, insegnanti, cittadini sul rapporto tra cultura, arte ed educazione da una parte e mondo della produzione dall’altra, tra scuola pubblica e presenza condizionante in essa del mondo aziendale e dei soggetti mercantili privati.
Laboratorio No Expo – Per la città che vogliamo!