Sabato 5 dicembre presso Ghirba – Biosteria della Gabella, via Roma 76
16.00 L’EREDITA’ DI EXPO
Incontro con Roberto Maggioni, giornalista di Radio Popolare
Che cosa è stato Expo a Milano oltre la narrazione ufficiale? Dopo i sei mesi dell’Esposizione Universale ci troviamo per mettere in evidenza le contraddizioni che hanno caratterizzato il grande evento. Quale sarà la sua eredità politica, economica, sociale ed ambientale? Consapevoli che gli effetti si verificheranno in un tempo più lungo, vogliamo iniziare ad indagare quanto debito pubblico ha prodotto e quanto territorio ha consumato, quale modifiche strutturali ha introdotto e quali diritti ha sottratto.
17.30 ARSAVE – LABORATORIO PER LA CITTA’ CHE VOGLIAMO
Presentazione e tavola rotonda tra cittadini, comitati, collettivi e associazioni
Poco meno di un anno fa ci siamo riuniti a Reggio Emilia per la prima assemblea del Laboratorio No Expo. Dopo tante esperienze, iniziative e mobilitazioni abbiamo deciso di dare continuità al percorso, creando un laboratorio permanente per la città che vogliamo.
Arsave è un invito alla partecipazione politica dal basso. Un laboratorio di teoria e pratica in cui sperimentare percorsi di pensiero e forme di lotta per determinare insieme lo sviluppo della città e costruire esperienze di mutualismo nella crisi, ormai strutturale e sistemica.
Uno spazio in cui condividere domande a cui trovare risposte insieme. Come possiamo collegare temi apparentemente lontani tra di loro, attivando processi per redistribuire la ricchezza e le risorse, tutelare i beni comuni e i servizi pubblici, affermare i diritti e la dignità di tutte e tutti? In un contesto in cui gli spazi di democrazia si riducono progressivamente, come possiamo immaginare e costruire nuove forme di organizzazione, con una relazione inedita tra sociale e politico, tra movimento e rappresentanza? Come possiamo creare percorsi nel contempo destituenti e costituenti, collegando le pratiche di lotta con la costruzione di alternative?
Di fronte all’idea dell’unica strada possibile vogliamo dimostrare che ci sono tante strade, e se le intrecciamo l’una con l’altra abbiamo la forza collettiva per costruire la città e la società che vogliamo.
19.30 BIO-APERITIVO E CENA DALLA GHIRBA
PERCHE’ ARSAVE?
Arsave era il linguaggio una volta usato nel quartiere Santa Croce, creato con il dialetto reggiano alla rovescia con influenze anche di termini di origine zingara e ebraica. Durante il regime fascista veniva utilizzata come lingua codificata all’interno delle Officine Reggiane e nei quartieri popolari. Un modo di parlare che creava un senso di comunità simile al “verlan”, il linguaggio usato nelle banlieue francesi.
In questo senso Arsave rappresenta la volontà di trovare un lessico comune, composto da tante sfumature , e nello stesso tempo la volontà di capovolgere la prospettiva, di ribaltare il modo in cui vediamo e viviamo la città. Di partire dal basso per invertire la tendenza e costruire una città più vicina ai nostri bisogni e sogni collettivi.