Una volta, prima che ogni famiglia avesse la sua cucina, fare il pane nel forno comune era un momento di socialità che favoriva lo scambio tra le persone nel frattempo che aspettavano la giusta cottura.
Il forno a legna di Casa Bettola vuole diventare un luogo d’incontro e condivisione, dove fare con le proprie mani ciò che altrimenti compriamo confezionato o dove fare insieme ciò che altrimenti facciamo da soli. Un luogo di scambio di farine e lieviti, ma anche di saperi e conoscenze, dove cuocere il pane e la pizza ma nello stesso tempo tessere relazioni.
Da Louise Michel e i saccheggi popolari nei forni parigini, alle rivolte magrebine provocate dell’aumento del costo del frumento, il pane ha sempre avuto un forte valore politico. Crediamo che anche oggi riappropriarsi del pane, come metafora del nutrimento, può essere un modo di mettere in questione un modello di produzione e consumo che sta attraversando una sua crisi sistemica. Il forno comune vuole essere un occasione per fare il proprio pane con prodotti coltivati in condizioni che tutelano la terra e chi la lavora, che sostengono piccoli agricoltori invece della grande distribuzione; un luogo dove costruire legami di mutualità tra il mondo rurale e il mondo urbano. Pensiamo che per costruire un’alternativa a questo modello di sviluppo bisogna partire da piccole esperienze quotidiane: “la fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane.”
Il pane, così quotidiano, ha anche una grande valenza culturale; ogni territorio ha il suo tipo che racconta della propria vita e storia. Il forno comune può essere un luogo dove conoscere diverse culture di panificazione, non nell’ottica del localismo ma del meticciamento, dove raccogliere e scambiare ricette e restituire significati e valori persi.
UN FORNO COSTRUITO INSIEME
Il forno comune è stato costruito tramite il lavoro collettivo in un percorso di autocostruzione. I partecipanti al corso hanno imparato come costruire un forno a legna in terra cruda usando materiali e metodi naturali. Pensiamo che ci sia un forte legame tra il modo in cui è stato costruito e l’uso a cui è destinato: lo scambio, la socialità, l’ecosostenibilità.
La costruzione del forno all’interno della casa cantoniera è anche un modo per continuare il recupero degli ambienti di uno spazio lasciato abbandonato per anni: il fuoco lascia calore, profumi e luce.
Per cercare di utilizzare tutte le sue potenzialità il forno è stato costruito con due piani di cottura; uno sotto che utilizza il fuoco vivo ed uno sopra che riutilizza il calore del fumo. Inoltre è stato costruito un sistema che riesce a sfruttare il calore del forno per riscaldare l’ambiente adiacente tramite i passaggi del fumo. Pensiamo che sia un piccolo passo verso la riduzione del impatto ambientale e l’indipendenza dei combustibili fossili.
UN FORNO GESTITO INSIEME
Il forno comune è un invito alla partecipazione e la gestione diretta. Si inizierà con un appuntamento settimanale dove ognuno può portare la propria massa da cuocere e insieme fare il pane, la focaccia o la pizza. Dopo un periodo di sperimentazione insieme si deciderà come procedere secondo le prime valutazioni sui tempi, gli spazi e le modalità d’uso.
QUANDO: INIZIALMENTE METTENDOCI D’ACCORDO E PRENDENDO APPUNTAMENTO PER DOPO TROVARE UN GIORNO FISSO ALLA SETTIMANA
DOVE: CASA BETTOLA – VIA MARTIRI DELLA BETTOLA N° 6
INFO: 333 7177914 331 6403513